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06 apr

Escursione e avventura in Cima d’Asta

di Silvia e Cristina (Milano)

 

Frequento il Tesino fin da quando ero bambina in quanto il mio papà è di Castello, e qui ha sempre portato la famiglia in vacanza. Quest’estate, dopo parecchi anni, ho avuto il coraggio di allacciare gli scarponi e partire con mia sorella alla volta di Cima d’Asta. Il meteo promette bene; l’allenamento sembra sufficiente; l’entusiasmo di trascorrere una giornata all’aria aperta c’è; tutte le dritte sul sentiero ce le ha date la nostra amica Ilaria che lavora in APT.

 

L’intenzione di partire prestissimo la mattina sfuma già nel momento in cui suona la sveglia, però per le 8 siamo pronte e ci avviamo con la macchina fino a Malga Sorgazza. L’aria è frizzante e in pochissimo tempo arriviamo alla teleferica usata dai gestori per trasportare in cima i viveri: ci sembra quasi un gioco da ragazzi.

in partenza per Cima d'Asta
Mano a mano che proseguiamo la salita si fa sempre più sentire, le gambe sembrano diventate più pesanti… e il rifugio non si vede neanche col binocolo!! Però arriviamo ai “lastoni”, significa che non ci manca tanto. Qualcosa però con gli scarponi non funziona… mi si è staccata la suola!!!! Presa dal panico inizio a sbraitare, finchè arriva un alpinista sconosciuto che con del nastro adesivo me li sistema “alla buona”. II rifugio è ormai poco lontano, tornare indietro in queste condizioni non se ne parla, cerchiamo di proseguire.

 

La bellezza del posto fa un po’ dimenticare questa disavventura, tanto che abbiamo il tempo di fermarci e fare un sacco di foto. E poi finalmente arriviamo al rifugio. Tutta la fatica provata lungo la salita svanisce e viene compensata dal panorama, che lascia senza fiato. E anche il pranzo al rifugio ci lascia senza parole! Canedarli, polenta, spezzatino, … che mangiata in alta quota! I gestori gentilmente si prendono cura del mio scarpone: con un po’ di colla e dell’altro nastro me lo sistemano, per permettermi di scendere.

 

La giornata è stata stupenda, sicuramente da ripetere la prossima estate e sicuramente con un paio di scarponi nuovi!!

Postato in: Italiano / Natura / Post in Italiano / Sport / 6 apr 2013 ore 8,28 / 3 commenti commenti
Commenti
SILVIO TIENGHI
9 giu 2013 ore 6,44

Anchio,assieme a mio fratello Sandro negli anni 90 abbiamo fatto la salita che causa il brutto tempo siamo arrivati sino alla capanna brusà,allora eravamo allenati. Spero questa estate di rifarla. congratulazioni per la fatica vi invidio per le emozioni che si provano lassù.Ciao.

lucianospigolon
20 apr 2013 ore 18,37

molti anni fa è capitato anche al mio amico che avevo portato al rifugio brentari ma è stata tutta una comica nel scendere perche’ nonostante le bende la suola si muoveva e a ogni escursionista che incontravamo chiedevamo la colletta per il nostro amico per comprare scarponi nuovi per la prossima volta.Nel suo negozio a este abbiamo fatto un poster 100×70 con cima d’asta e lui che faceva autostop con tutti e due gli scarponi bendati.ciao e come ultima cosa sono sempre a castello tesino e abito in via venezia e anche quest ‘anno andrò certamente al rifugio anche col cai di este al 23/25 agosto. Se volete tornare ……. conosco la ragazza dell atp abito vicino .Ciao

Silvia
6 apr 2013 ore 12,44

Che bellooooo!!

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