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27 dic

Esperienza in Malga con Adotta Una Mucca

di Juri e Riccardo Santoni

 

Mi chiamo Juri, ho otto anni ed abito a Bolzano dove frequento la terza classe elementare.

Per me (come per tutti i miei amici e compagni) una mucca è sempre solo stata quello strano essere violetto che nella pubblicità di una nota marca di cioccolato appare talvolta sugli schermi televisivi.
Non avevo davvero idea di cosa volesse dire essere coinvolto nelle attività di un allevatore; meglio ancora, nella vita dei malgari che ogni estate si ritrovano con le loro mandrie nei pascoli d’alta quota delle malghe dei Lagorai.

 

xx

 

Ho fatto questa bellissima esperienza a fine agosto presso la malga Valfontane, nei pressi del Passo Brocon. Vi ho anche trovato la mucca Aspra, che avevo “adottato” e che consideravo quindi anche un po’ mia.
Ci sono arrivato in una uggiosa giornata di pioggia e di nebbie, ma subito mi sono reso conto che non avrei avuto il tempo per potermi annoiare: innanzi tutto sono andato alla ricerca della mia mucca, che ho trovato nella stalla, poi sono stato coinvolto nella mungitura degli animali, nel loro accompagnamento al pascolo ed infine nella lavorazione del latte per la sua trasformazione in formaggio, caciotte e ricotta (ma anche burro, yogurt, tosella) .

Ho imparato termini che non conoscevo per nulla: fermenti lattici, caglio, gradi R, rottura della cagliata, siero, salamoia, stagionatura ecc.

A sera non ho per nulla sentito la mancanza di quelle cose, cui non sappiamo rinunciare nella nostra vita di città; parlo della televisione e di tutti gli apparati tecnologici, Nintendo per primo.
Sono invece rimasto affascinato dai racconti straordinari del personale della malga.
C’erano Carlo e Hamed, che conoscevano una per una tutte le mucche della mandria e di ognuna sapevano tutte le caratteristiche. Chiedendo a loro, sapevano sempre individuare ed indicarmi dove si trovava Aspra, anche fra decine e decine di altri animali.
C’era Luciano, che tutto sapeva del formaggio e della sua lavorazione.
C’era Valentino, che trascorreva l’intera giornata sulle pendici e sulla cima di monte Agaro con manze e vitelle e rientrava nel caldo della malga solo a notte inoltrata.
C’era anche Vasco, il cane da pastore che stava imparando il mestiere (pur dimostrando talvolta di non averne molta voglia).

Ben presto sono caduto dal sonno ed ho trascorso una notte cullato dal rumore del vento.

 

Al mattino sono stato svegliato già molto presto dallo scampanio e dal muggito delle mucche, pronto per iniziare una nuova giornata di avventura e di straordinaria esperienza.

 

Il tempo è trascorso molto velocemente, e ben presto è arrivato il momento di lasciare quel mondo meraviglioso per fare rientro a casa.

Spero di poter rivivere quelle emozioni anche in altre future occasioni e sono già riuscito a strappare al mio nonno una promessa in tal senso.

Postato in: Adotta una Mucca / Italiano / Natura / Post in Italiano / 27 dic 2012 ore 12,36 / 2 commenti commenti
Commenti
the white cabbage
12 mag 2013 ore 4,23

che tenerezza !

molti ragazzini dovrebbero conoscere e vivere la natura . Una bella esperienza molto formativa

ave

Fulvio
27 dic 2012 ore 19,17

Ho 64 anni e leggendo questa lettera dal piccolo Juri mi sono tornati in mente gli anni della mia gioventù, quando con mio padre nei giorni festivi d’estate andavamo a camminare in montagna e spesso ci fermavamo nelle malghe per riposare e salutare i malgari nostri compaesani che ci lavoravano. Sono esperienze bellissime che non si dimenticano mai.

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