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19 feb

Weekend d’estate in Valsugana

di Patrizia

 

Solo tre giorni liberi. Disorganizzazione massima, idee confuse. Papà mamma, 2 bimbe di 1 e 3 anni. Uno scopo chiaro: divertirci e cancellare ogni pensiero. Abbiamo bisogno di stare insieme, ridere e coccolarci e allora scegliamo un weekend d’estate in Valsugana con un’idea vaga di come sia ma con un’immagine di natura e pace, montagne e prati infiniti.

 

Come vediamo il primo segnale che indica lago ci fermiamo. Lago di Caldonazzo. Proviamo con il lido perché non abbiamo con noi nulla e vogliamo di certo sdraio ed ombrellone. Le paure di mamma svaniscono quando troviamo un lago in cui si entra in modo graduale così da non farci impazzire a controllare le bimbe -cosa essenziale per avere un momento di meritato riposo. Dietro di noi un prato con tanta ombra, a lato delle tavole da surf da utilizzare a nostro piacere, più in là una struttura un po’ vecchietta ma con tutto quello che ci serve. Qualche tavolino sulla riva per berci un caffè “panoramico”. Davanti un lago molto grande, chiuso tra le montagne a temperatura perfetta.
Lago di Caldonazzo - weekend d'estate in Valsugana
La “grande” fa amicizia con altre bambine e tutte quante entrano alle due del pomeriggio e non vogliono uscire più dall’acqua; fa eccezione la piccina che adora giocare coi sassolini stando con il sederino bello al fresco sul bagnasciuga. Anzi, qualche volta escono per prendere occhiali e boccaglio o materassino e incredibilmente rinunciano al gelato per non dover aspettare a rientrare in acqua. Solo frutta per la gioia di mamma e papà. Arriva la sera e nessuno se ne accorge. Le bimbe si decidono ad uscire e con estrema calma ci avviamo caldi di sole e di pace. Sarà l’aria della vacanza o il luogo ma il tempo sembra passare più lentamente; sarà la natura che se la senti molto vicina ti dà un senso di mondo più a misura d’uomo. Ora siamo tutti tranquilli e sorridenti.
Lasciamo braccioli e asciugamani in macchina e andiamo a piedi lungo la riva del lago a cercare una pizza. Si mangia in terrazza a 10 metri dall’acqua così non perdiamo di vista il lago e vediamo il sole che se ne va a dormire. Non ci fermiamo molto perché le cucciole sono distrutte e quando la piccola piange scappiamo.

Abbiamo prenotato al mattino per telefono in un hotel tre stelle di Levico beccato su internet. Conduzione familiare. Arriviamo con le cucciole in braccio, occhi chiusi, noi cotti quanto loro e ci buttiamo nel letto. Dormiamo senza pause fino a quando la piccola lo concede, quindi le sette. Tra brioches, caffè e biberon di latte pensiamo che fare. Vediamo un poster “Arte Sella”. Ci fanno gola queste immagini strane di opere d’arte (ci dice la signora dell’albergo) in mezzo a prati e boschi, ma il lago ci tenta…così altra giornata di lago, stavolta Levico.

 

Con la calma accumulata dal giorno precedente, facciamo rifornimento al supermercato di cose che ci piacciono e ce ne andiamo al lago. Seguiamo le indicazioni, niente lido oggi si va su un grande prato pieno di alberi che ci aiutano con le bimbe e con il cibo. E’ strano perché la gente è molta ma non te ne rendi conto, c’è molto spazio e anche qui il lago è dolce e non mette paura. Ancora un’altra giornata nell’acqua ma stavolta anche per mamma e papà. Entriamo con le bimbe e ci godiamo, a turno visto la piccina, una nuotata verso il centro del lago. Il lago di Levico è circondato da montagne verdissime e in alcuni angoli si perde in paesaggi selvaggi quasi sembrano inesplorati.

 

Si va in albergo un po’ presto così dopo una sana nanna ci concediamo un ristorante. Su consiglio di alcuni “vicini di spiaggia” si va al Castello di Pergine. Cenare in un castello non ci era mai successo. E’ suggestivo, guardare dall’alto la cittadina e godersi un menù ottimo in un luogo pieno di storia e di storie che forse nessuno conosce; non è sensazione facile da descrivere. Mio marito e io ci facciamo degli appunti e precisamente: tornare senza bambine e provare il menù con vini abbinati. Questi sono i buoni propositi per la prossima estate!

Castello di Pergine - weekend d'estate in Valsugana

Ultimo giorno, non resistiamo e si va a vedere Arte Sella. Anche questo non è facile da raccontare. Opere fatte di materiali della natura di artisti da tutto il mondo ispirati dal luogo. Titoli che raccontano molto ma prima ancora arrivarci è una meraviglia. Sole caldo e prati davvero infiniti come ce li immaginavamo. Belli, verdi come nelle favole con alberi strani e poi il bosco. La sensazione di essere soli anche se incontri altre persone, il silenzio, una gioia. Le bimbe avrebbero preferito “tastarle” e scalarle tutte le opere ma siamo riusciti a distrarle con il bosco i fiori e le pigne. Alla fine della passeggiata arriviamo ad una malga ristrutturata e vi sono alcuni palloni colorati e bianchi e di forme strane, sono sculture d’aria leggiamo. La malga è quasi buia e c’è una musica continua in sottofondo, la mia bimba si sdraia per terra e guarda in su le sculture d’aria che “respirano” dicendoci che è bellissimo…

 

Non poteva finire con un’immagine più perfetta la nostra vacanza breve in Valsugana.

Postato in: Cultura / Italiano / Natura / Post in Italiano / 19 feb 2013 ore 13,24 / 0 commenti commenti
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