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07 ago
A spasso per la Val dei Mocheni
Sabato 5 luglio 2014
Il ritrovo: sabato mattina presso la stazione ferroviaria di Pergine, il gruppo ormai sta diventando affiatato. Da estranei, condividendo fatica, esperienze, passioni, stiamo diventando amici, sappiamo chi starà davanti al gruppo in salita e chi invece starà davanti in discesa.
Il sole brilla, noi siamo meravigliati dai colori, da quanta neve ancora ricopre i prati davanti a noi.
Da Palù del Fersina (1400 m.) saliamo verso la miniera che rappresenta la nostra prima tappa. La miniera, che in “mocheno” si chiama Grua va Hardömbl, è situata a 1.700 m. di quota. Ci siamo messi gli impermeabili e i caschetti e ci siamo avventurati all’interno.
I nostri pensieri e le nostre domande si concentrano subito su questi ometti che trascorrevano tutta la loro vita in questa miniera, per noi il solo pensiero è incomprensibile.
La pausa ci ha permesso un breve, ma gradito, ristoro prima di affrontare la salita al Lago, i montanari in cima tirano il gruppo, qualcuno si perde ad immortalare un fiore o una farfalla, altri ancora si lamentano della fatica! Un passo dopo l’altro scorgiamo chiazze di rododendri in fiore, lingue di neve a cui ci avviciniamo sempre più, poi finalmente ecco il lago, ci togliamo gli zaini dalle spalle e respiriamo una sensazione di stupore, liberazione e serenità.
Ci apprestiamo al meritato pranzo, quanto è buono un panino arrivati alla meta!? Il nostro amico del Gambia (Africa), Lamin, sta facendo il ramadan, nonostante non debba mangiare e bere fino al tramonto non ci ha abbandonato, si sistema su una roccia davanti al lago e scrive una delle sue poesie, mentre noi seduti sul prato riempiamo le nostre pance vuote.
Proprio in questi momenti conviviali si capisce che in montagna è naturale condividere non solo la fatica, ma anche il conforto: un abbraccio, una mano tesa per aiutare l’altro, un pezzo di pane o di formaggio, si offre, si riceve e ci si sorride! Si respira aria di pace, aria di cellulari che per fortuna non riescono ad avere rete, aria di nuove amicizie sorte camminando fianco a fianco, a contatto con la natura e con gli abitanti di queste montagne, quelli che, a differenza nostra, non si fanno sentire!
Dopo pranzo si riprende la via, torniamo a valle attraversando la Val Cava, in discesa molte ginocchia si lamentano, ma il sentiero è facile o meglio sembra facile fino a quando non incontriamo un torrentello; dobbiamo attraversarlo, qualcuno ci finisce dentro, altri costruiscono un sentiero di pietre che facilita l’attraversamento anche a chi aveva pensato di non farcela.
Insieme percorriamo l’ultimo tratto prima di salutarci, augurarci una buona estate e un Arrivederci ad ottobre, alla mostra “foto-racconto” del progetto ALT(r)I SCATTI, che sarà esposta nell’atrio della sede centrale della SAT in via Manci a Trento ed al centro giovani #Kairos di Pergine!
Associazione TassoBarbasso
www.tassobarbasso.it
FB: TassoBarbasso – Diario di viaggio
Progetto “ALT(r)I SCATTI-parole in quota”
PGZ di Trento e di Pergine-Valle del Fersina.
I soci dell’associazione TassoBarbasso, nell’anno 2014, hanno ideato un progetto, per i Piani Giovani di Zona di Trento, di Pergine e della Valle del Fersina, dal nome “ALT(r)I SCATTI-parole in quota”.
Con questo progetto si è voluto veicolare il dialogo, promuovendo una duplice conoscenza: quella del territorio e quella tra le diverse culture che risiedono in esso.
In un contesto in cui il fenomeno migratorio è oggetto di particolare attenzione mediatica e rischia di apparire come un elemento negativo, si è voluto offrire un’occasione di dialogo tra giovani residenti in Trentino da molto tempo, i neo-residenti ed immigrati. Il migrante non è esterno a noi: vive, lavora e studia con noi, condivide esperienze e spazi urbani.
In Trentino, dove se non in montagna intraprendere questo percorso di duplice conoscenza?
A maggio i partecipanti al progetto si sono dedicati alla formazione, sulle tecniche di fotografia in montagna, sulla conformazione del territorio trentino e sulla situazione degli immigrati nella nostra provincia. Dopodiché, in giugno, si è iniziato a camminare, si sono svolte 3 escursioni: al Sorassass, su Cima Chegul e per concludere in bellezza, si è scelta una meta molto suggestiva, il Lago di Erdemolo situato in alta Val dei Mocheni.
Postato in: Italiano / Natura / Post in Italiano / Sport
/ 7 ago 2014 ore 7,39 / 0 commenti
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